Conosciamo Il Miele PIUMO
Alveare
L’alveare è la casa della api, dove formano il loro nido grazie alla cera. Tramite dei favi con un foglio cereo riusciamo ad agevolare la costruzione. All’interno dei favi possiamo trovare la covata dell’ape regina, le scorte di polline che serviranno per l’allevamento della covata e le scorte di miele per tutte le api dell’alveare.
Api
La regina è diversa dalle altre api, lei è l’unica fertile nell’alveare e non può uscire da esso eccetto una volta, per il suo volo nuziale. L’ape regina si sviluppa da una larva selezionata dalle api operaie e nutrita con pappa reale. Si distingue grazie al suo corpo più allungato.
Le bottinatrici che raccolgono il nettare ed il polline.
Le guerriere che difendono l’alveare.
Le ceraiole costruiscono il favo per contenere le scorte e la covata.
Le ancelle allevano la regina con la pappa reale.
Miele
Durante la fioritura l’apicoltore deve controllare i melari per vedere lo stato di raccolta. Le api sviluppano sempre il bugno villico dal centro del nido e di conseguenza la parte del melario centrale. Il miele sarà pronto quando ¾ del favo è stato opercolato. L’opercolo è il sigillo di cera che le api mettono come chiusura delle celle piene di miele perché è arrivato al giusto grado di umidità.
Nettare
Il nettare viene preso dalle api hai fiori e viene portato nelle casette dove subisce la prima trasformazione chimico-fisica che lo converte in miele.
Raccolta
Il giorno prima della raccolta l’apicoltore mette tra nido e melario un apiscampo, esso impedisce alle api di salire nel melario e permette la discesa delle api nel nido alla sera. Il giorno dopo il melario sarà senza api e la raccolta sarà più facilitata, il melario ora può essere portato in laboratorio per l’estrazione del miele.
Laboratorio
Quando il melario arriva in laboratorio si controlla il grado di umidità con un rifrattometro e se il miele ha un umidità tra il 17-21% si può dare inizio al processo di smielatura. Si procede alla disopercolatura cioè alla rimozione del sigillo di cera messo dalle api tramite una forchetta apposita, dal coltello di disopercolatura o la macchina da disopercolatura.
I favi aperti vengono inseriti nello smielatore che è una centrifuga che ruotando espelle il miele, dall’apertura sottostante viene estratto e portato nei maturatori passando attraverso due filtri uno meno fitto ed uno più fitto. il passaggio nei filtri serve per trattenere le impurità più grandi come pezzi di cera e permette il passaggio delle micro particelle buone che ha al suo interno il miele e da cui è composto (pollini).
A questo punto si ha il miele nel maturatore, a seconda del tipo di miele si deve aspettare che decanti dai 15/20 giorni per far si che le bollicine create dal processo di estrazione affiorino insieme alle micro particelle di cera.
Una volta passato il periodo di decantazione il miele sarà limpido e pronto per l’invasettatura, manuale se direttamente dal maturatore o tramite una macchina invasettatrice con l’ausilio di pompe di aspirazione.